La storia della Polisportiva Ausonia inizia negli anni dell'immediato dopoguerra. A dirigere la Parrocchia di Oreno c’è il parroco Calchi-Novati, e l’Oratorio Maschile, da lui ricreato in un vecchio opificio non è più in grado di contenere e soddisfare le esigenze della gioventù orenese, men che meno di appagare i sogni dei più grandicelli che aspiravano ad un campo di calcio vero e proprio. L'ambiente a disposizione è piccolo e i mezzi finanziari sono ancora più ristretti. Il desiderio quindi non può che rimane un sogno. Nel 1948 al vecchio Parroco Calchi-Novati, ormai ottantenne e acciaccato, viene affiancato un Vicario Spirituale: Padre Marco Scandroglio. Fra i meriti di Padre Marco c'è quello di affrontare subito la situazione della gioventù e uno dei mezzi, è quello di pensare ad un Oratorio nuovo, più ampio e comprendente anche un campo di calcio. Con il suo inimitabile modo di affrontare le questioni, anche le più scabrose e onerose, contatta il conte Gian Carlo Borromeo e ottiene una parte del terreno occupato ora dal "Centro Don Bosco". Una parte perché quando si trattò di tracciare il perimetro del campo sportivo ci si accorse che non risultava di dimensioni regola­mentari e le porte dello stesso sarebbero state ubicate rivolte una sul lato est, l'altra sul lato ovest, cosa che gli intenditori di un tempo ritenevano non ottimale sotto il profilo sportivo. Una nuova pressione verso il conte Borromeo permette di ottenere un’ulteriore l'appezzamento di terreno così che il campo venne finalmente tracciato nella posizione e dimensione in cui si trova attualmente. Dalla donazione alla occupazione vera e propria passa ovviamente qualche anno. Nel frattempo, anno 1948, nel vecchio Oratorio di via Vallicella, i giovani che lo frequentano, si preparano psicologicamente al nuovo Oratorio e soprattutto, alla squadra di calcio che necessariamente dovrà sorgere. Gli elementi, anche se ancora acerbi ci sono, la volontà non manca, si inizia quindi a pensare quale nome dare alla squadra.

L'Oreno, Unione Sportiva Orenese, Canarini, la fantasia non manca tuttavia si cerca un nome particolare. Ci si appella quindi al coadiutore di allora, don Carlo Sada, professore al Collegio N. Tommaseo di Vimercate, il quale, forte della sua erudizione storica, suggerisce il nome "AUSONIA" originale e incon­fondibile fra i nomi delle squadre limitrofe. Successivamente vennero scelti i colori giallo – verde, viene disegnato lo stemma, e al centro della bandiera venne aggiunto l’emblema Comunale: il Leone rampante del Comune di Vimercate. Col trascorrere degli anni l'Ausonia andò via via prendendo più corpo, uniformandosi alle sue esigenze e alle aspettative dei suoi sempre più numerosi sostenitori, senza per altro dimenticare lo scopo primo a cui sempre ha tenuto fede ovvero la crescita educativa dei giovani orenesi. Nel frattempo Don Carlo Sada venne nominato parroco a Villastanza di Parabiago ed è proprio con il Villastanza che viene giocata una delle prime partite ufficiali dell’Ausonia.

Alla fine degli anni ‘60 la società Ausonia era rappresentata da una sola squadra "Juniores" e contava una ventina di tesserati, che successivamente andarono a costituire il gruppo della 3° Categoria iscritta al campionato Regionale Lombardo FIGC. Negli anni ‘70 l’Ausonia diventa una Polisportiva, alla sezione Calcio si aggiunge la Pallavolo. Siamo sul finire degli anni '60, per la precisione nel 1968-69, quando per iniziativa di un gruppo di amici, uniti dalla passione per il gioco della pallavolo e dalla volontà di stare insieme si è potuto ipotizzare e realizzare un programma di allenamento. I tempi erano veramente difficili per la nascente squadra. La pallavolo non era certo diffusa come oggi ne tanto meno lo erano gli impianti da gioco. Un grosso aiuto arrivò da Angela Zappa, da tempo inserita nel settore, che in quegli anni era in forza come giocatrice alla Cus Milano società dell'omonimo capoluogo militante nel campionato nazionale di serie A. Fu così che il gruppo di amici presto diventò una squadra. Nei primi anni l'attività venne svolta all'Oratorio maschile sul campo all'aperto quando il tempo atmosferico lo consentiva, con l'inconveniente di interromperla nel periodo invernale ma solo in caso di condizioni particolarmente avverse, infatti spesso si ricorreva al trucco di tagliare i guanti per potersi allenare anche con il freddo. La storia di quel periodo è ricordata da semplici incontri amichevoli con l'Aicurzio, anch'esso agli inizi della propria attività e con gli stessi problemi di "tetto", con la Di.Po. e altre poche squadre limitrofe. Nel 1972 arriva finalmente la palestra, costruita vicino alla scuola elementare del paese, e con essa la possibilità di partecipare ai campionati provinciali. Ed è nello stesso anno che la squadra entra ufficialmente a far parte della Polisportiva AUSONIA, sempre grazie alle conoscenze di Angela si affilia alla Federazione Italiana Pallavolo - FIPAV di cui oggi rimane uno dei sodalizi più datati: per dare un'idea il codice assegnato alla Polisportiva è lo 0001.

E’ in questi anni che la Polisportiva Ausonia cresce in numero di squadre e tesserati. Nel Calcio e Pallavolo si sviluppa un vero e proprio settore giovanile, basato sulle formule dettate dal CSI che non mira tanto alla ricerca del perfetto talento, ma attraverso lo sport tende a dare, oltre a una corretta formazione fisica, una giusta educazione democratica e civile. In particolare nella disciplina pallavolo, grazia alla spinta degli stessi atleti fondatori, si sviluppa anche la sezione femminile.

E' in questi anni che la Polisportiva Ausonia cresce in numero di squadre e tesserati. Nel Calcio e Pallavolo si sviluppa un vero e proprio settore giovanile, basato sulle formule dettate dal CSI che non mira tanto alla ricerca del perfetto talento, ma attraverso lo sport tende a dare, oltra a una corretta formazione fisica, una giusta educazione democratica e civile. In particolare nella disciplina Pallavolo, grazie alla spinta degli stessi fondatori, si sviluppa anche la sezione femminile.

Nel 1985 risulta addirittura una attività di una sezione SCI della Polisportiva Ausonia che organizza un corso di Sci a Madesimo per alcune domeniche dei mesi di Gennaio e Febbraio 1986 ma purtroppo l’esperimento non ha avuto seguito. Sempre negli anni ’80 visti gli ottimi risultati e il continuo aumento degli atleti si forma la squadra del Tempo Libero che raccoglie tutti i giovani che terminato i campionato allievi per motivi anagrafici continuano così l’ attività sportiva nell'ambito del C.S.I.. La continua voglia di sperimentare e di offrire nuove discipline sportive porta, agli inizi degli anni ’90, all’introduzione del Karate. Diretta dall’istruttore tecnico Walter Meda (cintura nera 11° dan), il Karate raccoglie subito un largo consenso e l’entusiasmo cresce soprattutto tra i piccoli atleti che hanno la possibilità di praticare più discipline contemporaneamente.

Se gli anni ’80 sono anni ricchi di soddisfazioni per la crescita dimensionale dell’Ausonia e anche per i numerosi risultati positivi raccolti dalle varie squadre sia nel Calcio che nella Pallavolo (in questi anni sono numerosi i campionati vinti dal settore giovanile), gli anni più difficili sono gli anni ’90. Tra i principali fattori il cambio generazionale e la nascita e lo svilupparsi in Oreno di Associazioni Sportive alternative alla Polisportiva Ausonia. Proliferano le scuole calcio, ad un certo punto si arrivano a contarne addirittura 3, mentre nella pallavolo, su iniziativa di alcuni ex atleti-collaboratori della Polisportiva, nasce il Volley Oreno. E’ inutile sottolineare che contemporaneamente cresce tra le varie associazione un clima di rivalità, che però, ben presto viene superato dalla consapevolezza che in un paese di 4.000 abitanti, una situazione di questo tipo non giova a nessuno e, tanto meno ai ragazzi che sono costretti a scegliere tra le varie associazioni trovandosi spesso separati dagli amici iscritti in altre associazioni. Nascono così le prime collaborazioni nell’interesse dello sport e soprattutto degli atleti. Verso la fine degli anni ’90 Ausonia e Volley Oreno aprono la strada ad una fattiva collaborazione che, pur garantendo alle società una propria autonomia e contabilità, porta ottimi risultati facendo raddoppiare il numero degli atleti negli giro di un paio di anni.

Siamo quindi arrivati ai nostri giorni. Dopo quasi 60 anni di storia, l’Ausonia ha ancora voglia di crescere e soprattutto di migliorarsi. Le ultime novità riguardano le nuove strutture che disponiamo da un paio di anni e in tema di discipline sportive sono il ritorno del Mini Basket, e delle Prime Squadra Volley e Calcio. La rinascita della “prima squadra” risponde alla necessità di dare ai giovani atleti un punto di riferimento in modo da completare nel tempo tutte le categorie del settore giovanile.

Nel Calcio invece la situazione è un po’ più complessa, i tentativi di collaborazione seppur con buoni risultati, spesso naufragano accentuando ancora di più le rivalità tra Ausonia e AC Oreno. Solo dopo i primi anni del 2000 le società tornano a parlare di una collaborazione che si realizza nel corso del 2006 quando, pur mantenendo inalterata l’autonomia delle due società, il settore giovanile viene completamente gestito dalla Polisportiva Ausonia.

Tantissime sono le persone che nel corso degli anni hanno dedicato il loro tempo e l’impegno contribuendo a scrivere la storia della nostra gloriosa società e l’intero album non sarebbe sufficiente a contenere tutte le loro foto. A tutte queste persone va però il nostro doveroso ringraziamento per averci indicato il percorso da seguire per continuare a scrivere quel progetto sportivo-educativo iniziato tanti anni fa in un piccolo oratorio di Oreno.

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